I nostri prodotti hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, anche e soprattutto a livello internazionale

Se vedi la bellissima serie televisiva "La mia amica geniale" non ci crederesti, ma non lontano dalle grigie case popolari fanno del buon vino e non si tratta di vini banali, ma di vini con una gentilezza premurosa.

L'uva rossa di casa qui è l'Aglianico. Avevo sentito una volta che i vini fatti con l'Aglianico sono i Barolo del sud; "no no", ha detto un contadino che produce aglianico, "il barolo è l'aglianico del nord!".

Sembra un'esagerazione napoletana, ma l'orgoglio è giustificato. Proprio come il Barolo al primo contatto risulta distante e altezzoso, ma dategli il tempo e un sorriso amichevole comparirà. Inoltre si hanno odori di frutta, spezie, caffè espresso, noci e parquet schricchiolante. I tannini sono decisi, il retrogusto è pulito. I principi rigorosi ed il cuore d'oro.

Ian D’Agata, uno dei più famosi wine writer al mondo, negli ultimi anni ha premiato i nostri prodotti con punteggi oltre i 90 punti.

Ugualmente James Suckling, che con Ian condivide il podio di critico enologico mondiale più riconosciuto, ha dato 94 e 95 punti ai nostri ultimi Taurasi.

Nell'Elsevier, la rivista settimanale più importante dell'Olanda, il famoso critico enogastronomico Nicolaas Klei recensisce il nostro vino Campi Taurasini e scrive:

Di solito sono gli importatori di vino, con le teste piegate ed il berretto in mano, a chiedere timidamente al giornalista, ma questa volta è stato  il produttore stesso a contattarmi. Un produttore olandese rimasto intrappolato nell'entroterra di Napoli che ora produce vino con la moglie italiana.